Aggiornamento 2 luglio 2024: modifiche al tracciato della tappa a seguito eventi atmosferici nel testo sotto.
Si lascia la città di Reggio per inoltrarsi verso sud, verso i pendii dolci della collina reggiana per raggiungere il cuore della Via Matildica alla rupe di Canossa luogo simbolo del medioevo italiano.
- Partenza da: Reggio
- Arrivo a: Canossa
- Distanza: 26.7 chilometri
- Tempo di Percorrenza: 7 h 30 min
- Salita: 806 metri
- Discesa: 403 metri
- Scarica traccia tappa in formato gpx
- Mappa in formato pdf da stampare
Descrizione tappa
E’ una tappa da non sottovalutare, con le prime vere salite della Via Matildica. E’ una tappa che, in particolare nella seconda parte, è esposta al sole. E’ un fattore da tener presente nel periodo estivo, programmando bene l’ora di partenza e le soste.
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Il punto di riferimento per imboccare la Via Matildica venendo dal centro della città o dalla vecchia stazione (non quella ad Alta Velocità) è il Ponte di San Pellegrino, che si raggiunge transitando per Porta Castello e proseguendo su viale Umberto I. Già qui, sul lato sinistro è possibile notare i segnali della Via Matildica.
Passato il ponte, sulla sinistra si trova l’inizio del percorso con cartelli che indicano anche la distanza da San Pellegrino in Alpe. E’ una comoda pista ciclo-pedonale che corre lungo il torrente Crostolo e che ci porterà fino in corrispondenza di Villa d’Este anche detta Vasca di Corbelli, che si può visitare dall’esterno con una brevissima deviazione dal percorso.
Tornati sul tracciato attraversiamo il ponticello di legno e continuiamo sulla ciclopedonale fino a incrociare, dopo 3 km il passaggio sotto il ponte stradale di Puianello. A seguito degli eventi del 24 e 25 giugno 2024 da qui il transito sulla ciclopedonale è interrotto per ordinanza comunale. E’ necessario raggiungere a poche decine di metri sulla destra l’abitato di Puianello e imboccare via Valentini, ovvero la strada che sale al cimitero locale e dove inizia il sentiero Cai 646a che porterà fino al Monte Pentile in circa 3 ore e mezza. Alla sommità del monte Pentile ritroveremo il percorso originale della Via Matildica che in 1 ora di cammino ci porterà alla meta del Castello di Canossa. Da Puianello al Castello di Canossa non sono presenti punti d’acqua.
Una volta alle porte di Vezzano sul Crostolo, si transita sotto il ponte del torrente Campola e si deve risalire sulla Statale 63 per attraversare un ponte in legno che ci conduce ad un attraversamento pedonale (fare attenzione). Si procede fino al centro di Vezzano dove si può riprendere la ciclo-pedonale per raggiungere l’EcoParco di Vezzano.
All’altezza dell’Ecoparco si deve riattraversare la statale (prestare molta attenzione) e imboccare la strada sterrata che sale a fianco del parco e che ci porterà fino alla sommità del monte Grafagnana, in direzione di Pecorile.
Dal monte Grafagnana scendiamo seguendo le indicazioni dei cartelli per Pecorile (attenzione ad alcuni tratti argillosi). Arrivati nella parte vecchia dell’abitato raggiungiamo l’incrocio con la provinciale che sale da Vezzano. Svoltiamo a sinistra passando davanti ad una fontana, davanti alla chiesa e ad un bar trattoria. Proseguendo incontreremo un incrocio e seguiremo le indicazioni per Canossa e Votigno.
E’ un tratto di strada asfaltata che ci condurrà ad una altra deviazione, quella per Casola Canossa e la chiesa che vediamo sulla nostra destra in alto e che dobbiamo raggiungere. Una volta a Casola proseguiamo salendo sulla strada asfaltata fino al borgo di Casola di Mezzo.
Poco dopo le case, sulla sinistra, parte il percorso che ci condurrà verso il crinale della collina, dove seguiremo le indicazioni del sentiero per Canossa. Sono tre chilometri di saliscendi, anche faticosi, che ci porteranno all’incrocio con la provinciale 73.
Il castello di Canossa è lì sulla nostra sinistra, ad un chilometro, raggiungibile percorrendo il lato della provinciale in un tratto ormai piano.
Informazioni utili
Punti di ristoro (acqua e cibo): la prima parte dell’itinerario che da Reggio porta a Vezzano presenta numerosi punti di appoggio per rifornirsi nelle località di Rivalta, Puianello e Vezzano.
Qui, nella zona sportiva a pochi passi dal tracciato è anche possibile trovare un distributore di acqua pubblica.
Da Vezzano il tragitto si inerpica in territori di collina meno abitati. Un buon punto di sosta è comunque la frazione di Pecorile con fontana acqua.
Accesso ai mezzi pubblici: il tragitto corre parallelo alla Statale 63, importante via di comunicazione verso l’appennino reggiano. Si possono trovare fermate del trasporto pubblico a Rivalta, Puianello, Vezzano e Pecorile (qui corse meno frequenti).
Farmacie: sono presenti nelle località di Rivalta, Puianello e Vezzano.
Dove alloggiare
Vicino all’arrivo della tappa, al Castello di Canossa, sono presenti alcuni B&B:
- Villa Marconi
- La Casa di Paglia
- Il Tempo Ritrovato
- Le Pietre di Canossa
- Casa del Tibet
- Casa della Musica
Poco dopo Pecorile si trova l’Agriturismo Ca’ del Ciuco.
Mentre una soluzione per gruppi più numerosi può essere rappresentata dall’ostello del Castello di Rossena a qualche chilometri di distanza.
Cosa visitare
A Canossa
- Il Castello di Canossa
- Chiesa di Casola Canossa
- Il Borgo di Votigno
- Il Castello di Rossena
Lungo il cammino:
- Reggia di Rivalta
- Ecoparco di Vezzano